mercoledì, febbraio 22, 2006

Dopo l'Iraq, sta arrivando l'ora dell'Iran?

Volevo parlare di un'altra cosa, ma ogni giorno che passa trovo un articolo sul giornale riguardo l'Iran. Sempre più lungo e con un tono sempre più grave.
Ho due cari amici iraniani che spero leggano il blog e magari commentino con il loro punto di vista questo post.
La situazione è semplice, quanto brutta. L'Iran, governato da un'elite religiosa islamica estremista, ha ripreso il suo programma nucleare con scopi ufficialmente civili. Costruire centrali elettriche nucleari. Obiettivo in linea di principio accettabile (magari non condivisibile).
Il problema: il presidente dell'Iran ha più volte dichiarato che Israele deve essere distrutto. In generale è un estremista, non perde occasione di tuonare contro l'Occidente corruttore.
Altro grossissimo problema: l'Iran non lascia accedere gli ispettori ONU ad alcune unità vitali per il programma atomico, non permettendo così di verificare la totale pacificità del progetto.
Stando così le cose vi garantisco che, dall'aria che si respira qui, gli Stati Uniti non lasceranno mai proseguire questo programma nucleare. La Condoleeza Rice continua a dire "noi ci proviamo a proporre sanzioni eonomiche, ma non riceviamo il sostegno internazionale necessario e dubitiamo che così riusciremo a far cambiare le idee a Tehran".
Il rapporto tra Israele e USA è molto intimo, praticamente è il 51esimo stato americano, lo hanno creato loro. Non voglio sindacare su nulla, solo voglio che sia chiaro il concetto che gli americani non lasceranno MAI che uno stato islamico dichiaratamente nemico di Israele si armi nuclearmente.
Il comportamento iraniano è oggettivamente ambiguo.
  • Che se ne fa il 4° produttore mondiale di petrolio dell'energia atomica, costosissima e difficile da gestire, con rifiuti impossibili da smaltire?
  • Perché sfida il mondo dichiarando che Israele non ha diritto di esistere?
  • Perché non dà carta bianca agli ispettori ONU? (stessa mossa di Saddam Hussein questa, e abbiamo visto com'è finita)
E' un muro contro muro. Nessuno cede, gli iraniani reclamano il loro diritto all'energia atomica, gli americani (ma mi ci metto dentro pure io) reclamano il loro diritto alla sicurezza in ambito nucleare. Questa mossa sta destabilizzando il delicatissimo equilibrio atomico mondiale e Tehran ne è pienamente consapevole.
Come ripeto l'aria qui sta diventando pesante di giorno in giorno, prevedo che entro 6 mesi la situazione si sbloccherà. E nella triste eventualità di una nuova guerra (nessuno lo dice ma tutti lo pensano) si confronteranno due eserciti veri (non come in Iraq, stremato da anni di embargo). La prima potenza "cristiana" contro la prima potenza "islamica" della regione: ce n'è abbastanza per chiamare alla guerra santa tutti quanti.
Tempi sempre più bui...
Davide

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

"Dentro i ventri delle madri,nascono figli ciechi
pieni di desiderio di luce
pieni d'istinti lieti
e attraversano la vita nel buio
e
, il mondo innocente ,li respinge"
(pasolini)

febbraio 22, 2006 12:41 PM  

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